25 maggio 2017
-Nonno nonno, sono una bambina viziata?
-Chi te lo ha detto cara?
-La mia mamma, ha detto che tutti i nonni viziano i nipotini.
-Sì, in alcuni casi la mamma ha ragione.
-Ma perché sono viziata, io non faccio nulla, poi cosa vuol dire essere viziati?
-Vuol dire desiderare sempre le stesse cose e non poterne fare a meno. Per esempio tu vuoi sempre i giocattoli e quando non te li compri piangi, oppure quando dormi sempre con il pollicione in bocca, oppure per dormire vuoi sempre il tuo peluche in braccio.
-Nonno, ma solo i bambini hanno i vizi?
-No principessa, quelli che hanno i grandi sono pericolosi al fisico e alla morale, per esempio, fumano papino la mamma e anche la nonna. Questo vizio fa male alla salute, ma è anche costoso.
-Allora perché non smettono?
-Per questo si chiama vizio, perché è difficile smettere.
-Nonno, ma quanti sono i vizi, sono tanti? E cosa sono?
-Sì, sono tanti ma si dividono in diverse categorie, ne parlava già moltissimi anni fa un signore che faceva il filosofo, si chiamava Aristotele. Poi dopo la morte di Gesù i vizi li chiamarono i sette peccati capitali. Sono indicati con queste parole, superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia. Comunque non si vedono, ma si percepiscono, sono inclinazioni morali che decidono il comportamento di tutti noi.
-Nonno ma le sette cose di prima cosa vogliono dire.
-Adesso cercherò di spiegartele il più semplicemente possibile.
Superbia: Quelli presuntuosi ecc.
Avarizia: Quelli che vogliono tutto senza dare niente.
Lussuria: Quelli attaccati ai beni materiali.
Invidia: Quelli che soffrono perché non possono avere i beni degli altri:
Gola: Quelli che mangiano troppo.
Ira: Quelli che si arrabbiano facilmente.
Accidia: Quelli che non hanno tanta voglia di lavorare.
Che bello nonno! Hai visto che ho fatto la brava, adesso ti accompagno dal giornalaio a comprare il sudoku, così mi compri le bolle di sapone.
-Va bene, andiamo.