10 Gennaio 2018
Sei anni più di me, alta e formosa, rompiballe e insoddisfatta, perché innamorata di un uomo sposato, che non se la filava proprio.
Un paio di volte l’ho accompagnata in moto a casa, vicino al grattacielo Pirelli e fermandomi per la notte.
Sul lavoro avevamo assunto un bravo ragazzo , che tornava dal Brasile, gran lavoratore affidabile e disponibile.
Una volta mi chiese se poteva uscire con me e se avessi avuto la possibilità di fargli conoscere una ragazza un po disponibile, pensai a Nicoletta e combinai una serata a quattro che riuscì abbastanza bene.
A causa del mio lavoro, ero soggetto a frequenti spostamenti e per qualche mese non li ho più rivisti.
In occasione di un controllo al loro posto di lavoro, ho incontrato lui e ho cercato di salutarlo ma ignorandomi non mi ha risposto.
Recandomi in in magazzino incontro Nicoletta e la saluto, ma anche lei non mi risponde.
Piuttosto perplesso la blocco e le chiedo spiegazioni circa il loro comportamento, visto e considerato, che li ho fatto incontrare io.
Mi risponde, che il problema è proprio quello, perché glie l’ho presentata come una ragazza facile, così ha dovuto fare carte false per farsi sposare.