21 Gennaio 2018
-Ciao Umberto ti vedo tranquillo e rilassato, come mai?
-Sono soddisfatto, perché sono stati riconosciuti i meriti di una persona, gratificandola con la carica di senatore a vita. Pensa caro Domenico che finora ne sono stati eletti quarantacinque dal 1949 .
-Ma sai, personalmente ci trovo qualcosa di stonato in questo.
-Perché?
-Umberto, noi siamo amici e ti dico quello che penso. Vorrei che queste chiamiamole premiazioni, da parte del presidente della repubblica, a persone che si sono distinte in tanti modi, venissero premiate in maniera diversa da come avviene.
-E come vorresti premiarle?
-Siccome questi premi vanno dati a persone che non hanno bisogno di soldi per vivere, io li compenserei in altri modi.
-E come Domenico?
-Farei loro dei monumenti, intitolerei piazze e vie, scuole e ospedali, palazzi pubblici e viadotti ecc.
-Non capisco, a che scopo?
-Perché quelli che hanno avuto questo riconoscimento, sono sempre abbastanza ricchi e non hanno bisogno di ventimila euro al mese per sopravvivere.
-Domenico stai scherzando? Ma veramente prendono così tanto?
-Sì Umberto! Mi sembra che sia documentato, fra tutte le voci che compongono i loro privilegi possono arrivare anche a ventiduemila. Poi non ho capito come mai non venga premiata una moderna Cornelia, che tira su sei o sette figli.
-Allora tu dici che con quei soldi potrebbero vivere tranquillamente una quindicina di esodati.
-Eh già!