5 Febbraio 2018
…-Quindi mi hai dichiarato il tuo amore, sei sicuro che sia così? Non potrebbe trattarsi di simpatia, di desiderio sessuale, oppure di essere stato coinvolto dal racconto toccante della mia vita intima?
-Adalgisa adesso cercherò di risponderti senza ipocrisie. Sono convinto che una persona adulta non riesca più ad amare platonicamente, non credo che si possa ancora camminare sulle nuvole e combattere contro tutto e tutti. L’esperienza di vita, la presunta saggezza cercano di farci evitare gli errori, le scelte sbagliate ecc. Inconsciamente con il passare degli anni si vengono a creare delle barriere protettive, che non riusciamo a scardinare noi stessi. Pertanto anche i sentimenti non possono avere la stessa visione giovanile. Ti ho già detto che ho amato solo mia moglie, certamente mi sono infatuato e preso delle cotte, alcune delle quali duravano il tempo di del consumo di una candela. Proprio quelle cotte che ti inducono a pensare, che il mondo gira intorno alla tua bella di turno. Sono convinto che il nostro sentimento non possa essere paragonato a quello giovanile, coinvolge sempre azioni determinate dall’età, dall’esperienza e dal contesto sociale.
-Faccio fatica a seguirti.
-Ok! Sarò più chiaro con un esempio. Quando mi hai confessato, che mi avresti concesso le tue grazie appena tornata in piena forma, ho apprezzato il tuo gesto, ho capito appieno il significato delle tue parole. Ma adesso prova a riflettere, a venti anni ti saresti comportata così? Non credo a vent’anni ci saremmo avvinghiati e fatto l’amore, immediatamente e in qualsiasi modo possibile. Il discorso e la presunzione di studiarlo a tavolino, non ti sarebbe mai venuto in mente. Questo ti dimostra che le nostre azioni non sono più istintive, ma dettate dalla logica dell’esperienza di vita. Pertanto è amore il nostro?
-Mio Dio, delle volte faccio fatica a seguirti, sono in difficoltà a risponderti, so solo che vorrei starti sempre vicina. E’ amore questo? E’ chiaro che adesso mi faccio delle seghe mentali, che prima neanche le sognavo, ma non ho nessuna voglia di sviscerare tutto come fai tu. Io finora non ho avuto nessun dubbio, mi sono aperta a te senza ipocrisia e mi sono concessa alle tue braccia senza alcuna remora. Perché devo crearmi problemi esistenziali? Voglio vivere alla giornata, se abbiamo voglia scopiamo, altrimenti giochiamo, mangiamo, balliamo, leggiamo o ci annoiamo guardando la tv. Ma non ho nessuna voglia di filosofeggiare, se c’è o non c’è, se esiste o non esiste e in quale percentuale sia accettabile o meno.
-Va bene! Allora ci amiamo.
-Va bene! Allora vaff…
Stralcio dal libro di prossima pubblicazione “La Locanda di mia Moglie”